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La carriera universitaria

a cura di L. Giacardi


Appena conseguita la laurea, nell’anno accademico 1883-84 Segre fu assistente di D’Ovidio nel corso di Algebra e Geometria analitica. Nel novembre di quello stesso anno, con suo grande rincrescimento, iniziò il servizio militare che non gli impedì tuttavia di mantenersi aggiornato su quanto si pubblicava nel suo settore di ricerca:

"Je passe toute la journée - scriveva a Klein - parmi des travaux matériels et ennuyeux qui se succèdent les uns aux autres. Mais le soir j'ai quelques heures de liberté dont je profite pour étudier et travailler; de sorte que, tandis que je craignais de rester tout-à-fait en arrière, pendant cette année, du mouvement scientifique, je parviens à suivre suffisamment ce que l'on publie dans les recueils scientifiques et à apprendre quelque chose de nouveaux. Je parviens même à travailler quelque peu pour mon compte et à publier quelques travaux ... Naturellement tout cela est loin de me suffire et j'attende avec impatience le moment où je cesserai d'être militaire" (UBG, Segre a Klein, Torino 20.5.1885)

L’anno successivo ottenne la libera docenza nella Geometria superiore. Egli aveva già avuto modo di farsi apprezzare, sia come ricercatore, sia come docente, tanto che D’Ovidio, in quell’occasione espresse un giudizio alquanto lusinghiero:

Un esame separato dei molti elaborati lavori del Segre, non potrebbe a mio avviso, che dimostrare sempre meglio come egli sia dotato di un ingegno singolarmente acuto, operosissimo, accuratissimo, atto a trattare con successo le questioni geometriche più ardue e più comprensive e ad esporle con lucidità ed eleganza. Egli gode già una bella riputazione fra i matematici italiani e stranieri e certo progredirà con passo sicuro nella via in cui si è messo così bene. Come docente egli ha già dato buone prove durante l’anno in che fu mio assistente, riuscendo chiaro, esatto ed efficace.(ASUT, Verbale delle Adunanze del 16.7.1885, VII 79).

Dal 1885 al 1888 Segre fu assistente di Bruno che, occupando la cattedra di Geometria proiettiva e descrittiva, gli affidò, dato l’alto numero degli studenti iscritti, l’insegnamento della prima, e per due anni (1886-88) tenne anche il corso libero di Teoria geometrica delle curve algebriche piane. Benché gli fosse stata offerta una cattedra a Napoli (crf. lettera del fratello Arturo Segre a Gino Fano, Torino 29.6.1924, BMP Fondo Segre, SCRITTI. 18), egli preferì rimanere a Torino. Il rettore dell’Ateneo torinese, G. Anselmi, in accordo con il preside della Facoltà di Scienze, che era Bruno stesso, pur di non perdere un docente di valore come Segre, nel dicembre del 1886 chiese al Ministro la separazione della cattedra di Geometria proiettiva e descrittiva e la nomina di Segre a straordinario di Geometria proiettiva:

"Alcuni professori della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali di questa Università - scriveva il rettore -mi hanno, con molto calore, riferito sull’ottimo insegnamento che dà il Dott. Corrado Segre, attuale incaricato della Geometria proiettiva con disegno, sul danno grave che deriverebbe a questi studi qualora il predetto, se per migliorare la sua condizione, concorresse per una nomina in altra Università e sulla convenienza che vi sarebbe, nell’interesse degli studi matematici di questo Ateneo, che il prelodato Dott. C. Segre potesse conseguire qui quella promozione, di cui per la valentia del suo insegnamento e per le doti di cui è fornito, egli sarebbe veramente meritevole. Io mi sono pertanto fatto premura d’interpellare in proposito il Prof. Gius. Bruno Preside della Facoltà di Scienze e titolare della cattedra di Geometria proiettiva e descrittiva con disegno, pregandolo di dirmi il suo parere sul progetto."

Ecco la risposta di Bruno:

Io ho comune con V.S. e con parecchi miei colleghi il desiderio che il Dott. Segre ottenga una promozione nella sua carriera di insegnante, senza abbandonare la nostra Università, alla quale non mancherà certamente di fare onore. E se per rendere possibile tale promozione è necessario che si separino l’una dall’altra le due cattedre di Geometria proiettiva e di Geometria descrittiva, e che io perciò rinunzi ad una di esse, ben volentieri rinunzierei alla qualità di Professore di Geometria proiettiva con disegno, ritenendo solo quella di Professore ordinario di Geometria descrittiva con disegno. Questa rinunzia io la farei al fine di concorrere, per quanto è in me, a fare una posizione conveniente ad un giovane dottore, che in pochi anni ha saputo acquistarsi riputazione fra gli scienziati." (ASUT, Affari Ordinati per classi, XIV B, cl.3, fasc.3, n˚ 99).

Il ministro non accolse la richiesta, ma intanto Segre aveva concorso alla cattedra di Geometria superiore presso l’Università di Catania ed era stato giudicato idoneo con cinque punti su cinque e, nella relazione della commissione giudicatrice, si legge:

I precedenti lavori, nel loro complesso, sono di un merito eccezionale, per la importanza e la difficoltà degli argomenti trattati, pel rigore e per la lucidità dello svolgimento, per la novità e l'interesse dei risultati. I due primi, costituenti la dissertazione presentata dal Segre per la laurea, mostrano la precoce maturità del suo ingegno, e insieme agli altri provano la sua mirabile operosità; le quali doti gli han fatto già acquistare a 23 anni la stima dei dotti e un posto cospicuo fra' geometri. Ad esse si associa una non comune abilità didattica" (Relazione della Commissione pel concorso alla detta cattedra di professore straordinario, in Bollettino Ufficiale dell'Istruzione. Atti e documenti scolastici, v. XIII, maggio 1887, p. 342).

Sulla base di questo risultato la Facoltà chiese al ministro la nomina di Segre a professore straordinario di Geometria superiore a Torino. Non essendo possibile seguire questa procedura nel 1888 fu bandito il concorso per tale cattedra. Vincitore, Segre terrà questo insegnamento per 36 anni fino alla morte avvenuta a Torino il 18 maggio 1924.

Nella primavera del 1893, essendo morto Bruno e avendo lasciato scoperto il corso di Geometria descrittiva, Segre fu incaricato dalla Facoltà di impartire quell’insegnamento per quell’anno accademico con l’aiuto dei due assistenti Savoia e Felizzati (ASUT, Affari ordinati per classe, XIV B, cl. 3, n˚ 130). Negli anni 1895-96 e 1896-97 tenne anche per incarico il corso di Fisica matematica e, dal 1887-88 al 1891-92 e poi ancora dal 1907-08 fino al 1920-21, il desiderio di contribuire alla preparazione didattica dei futuri insegnanti lo spinse a tenere le lezioni di matematica alla Scuola di Magistero, di cui fu anche nominato direttore dal 1916 (ASUT, Verbale delle Adunanze del 16.12.1916, VII 83). Nel 1920 B. Croce decretò la soppressione delle Scuole di Magistero e, l’anno seguente, furono istituite le lauree miste che prevedevano corsi di tipo didattico. In quell’anno 1921-22 Segre tenne le lezioni di matematiche complementari per la laurea mista in matematica e fisica (Ufficio posta e protocolli, Università di Torino, Fascicolo personale).

Registro delle Lezioni alla Scuola di Magistero

Dal 1909-10 al 1915-16 fu preside della Facoltà di Scienze dell’Università di Torino e dal 1907 fino alla morte ebbe la direzione della Biblioteca speciale di matematica, l’attuale Biblioteca "G. Peano". Dal 1904, per vent'anni, fu uno dei direttori di una delle più importanti riviste scientifiche del tempo, gli Annali di Matematica pura ed applicata, cui contribuì, insieme con i suoi allievi, con un gran numero di articoli. Socio nazionale dell’Accademia delle Scienze di Torino dal 1889 e di quella dei Lincei dal 1901, fu membro delle principali accademie italiane e straniere.

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