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Gli studi

a cura di L. Giacardi



Corrado Segre nacque a Saluzzo il 20 agosto 1863 da Abramo Segre e da Estella De Benedetti. Compì gli studi secondari presso l’Istituto Tecnico Sommeiller di Torino dove ebbe come insegnante di matematica Giuseppe Bruno che all’epoca teneva anche il corso di Geometria descrittiva come professore straordinario presso l’Università. Il fratello Arturo scrivendo a Gino Fano dopo la sua morte ricordava che:
Non ancora di 16 anni, Corrado ebbe la licenza dell'Istituto, 1˚ del suo corso, col premio di £ 300 assegnato dalla Camera di Commercio. E rammento ch'egli impiegò buona parte del premio nell'acquisto delle opere di L. Lagrange, tantoché noi scherzosamente lo chiamavamo Lagrange." (A. Segre a G. Fano, Torino 29.6.1924,BMP Fondo Segre Scritti 18).
Benchè il padre intendesse avviarlo agli studi di ingegneria, nel 1879 Segre si iscrisse al corso di laurea in Matematica. Durante il primo anno accademico (1879-80) frequentò i corsi di Algebra e Geometria analitica (Enrico D’Ovidio), Geometria proiettiva (Donato Levi), Chimica (Alfonso Cossa) e Disegno (C. Giulio Ceppi), mentre l'anno successivo (1880-81) seguì i corsi obbligatori di Calcolo infinitesimale (Angelo Genocchi), Geometria descrittiva (Giuseppe Bruno), Fisica sperimentale (Andrea Naccari) e aggiunse al suo piano di studio il corso di Mineralogia (Giorgio Spezia) e quelli di Economia Politica e Critica delle dottrine socialistiche (Salvatore Cognetti De Martiis). Nel terzo anno (1881-82) affrontò lo studio della Meccanica razionale (G. Bartolomeo Erba), della Geometria superiore (D’Ovidio), della Geodesia teoretica (Nicodemo Jadanza) e dell'Analisi superiore (Francesco Faà di Bruno). D’Ovidio quell'anno aveva scelto come tema del suo corso la geometria della retta e Segre – appena diciottenne – ne trasse spunto per compiere una rielaborazione personale della teoria del complesso di Battaglini che arricchì di nuove proprietà e espose in una conferenza alla scuola di Magistero. Nel quarto anno e ultimo anno di studio (1882-83) ai corsi obbligatori, che erano Meccanica superiore (Francesco Siacci), Astronomia (Alessandro Dorna) e Fisica matematica (Giuseppe Basso), Segre aggiunse nuovamente il corso di Geometria superiore di D’Ovidio e quello d’Analisi superiore tenuto da Faà di Bruno. (cfr. ASUT, Registro di Carriera della Facoltà di Scienze MFN, IX A 117, n.2). Nel 1883, non ancora ventenne, Segre si laureò con l’importante dissertazione, assegnatagli da D’Ovidio Studio sulle quadriche in uno spazio lineare ad n dimensioni ed applicazioni alla geometria della retta e specialmente delle sue serie quadratiche, che fu pubblicata, nello stesso anno, in due memorie dell’Accademia delle Scienze di Torino (Segre 1883a e 1883b), a proposito delle quali l’amico Castelnuovo scriverà:
Chi legge anche oggi ... i due lavori, strettamente collegati resta sorpreso della sicurezza e vastità di vedute e di mezzi con cui quel giovane, Corrado Segre, tratta l'ampio soggetto. La dissertazione sembra dovuta non già ad un principiante, ma ad un matematico provetto." (Castelnuovo 1924, p.353).
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CERTIFICATO DI LAUREA